Napoleone e i libri

Ho una grande ammirazione e simpatia per Vincenzo Campo, siciliano trapiantato a Milano, editore delle raffinate Edizioni Henry Beyle, gioia di ogni bibliofilo per la scelta intelligente dei testi e per la cura artigianale delle plaquettes, stampate su carta Hahnemüle e impresse in carattere Garamond Monotype. Mi fa uno speciale piacere di pubblicare con lui nella sua “Piccola biblioteca degli oggetti letterari” un breve saggio dedicato a Napoleone e i libri.

Il lettore curioso potrà scoprire aspetti poco noto di Bonaparte: scrittore e libraio mancato, lettore forte che sui libri si documenta compulsivamente, promotore di un’idea di letteratura civile, costruttore di biblioteche anche viaggianti, statista che pone il libro al centro di una precisa strategia educativa, redattore virtuale dalle idee chiarissime e infine autore di quello che diventerà la Bibbia della borghesia emergente, il Memoriale di Sant’Elena, con cui otterrà la vittoria definitiva che nessuno potrà togliergli. Una politica del libro che ancora oggi ce la sogniamo.

Scrivi una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Puoi utilizzare questi tag e attributi HTML:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>