Gli ammaestramenti inascoltati del Napoleone manager

Una nuova edizione ampliata delle Lezioni napoleoniche negli Oscar Mondadori

Il Napoleone più sorprendente, e per noi oggi più affascinante, è il grande organizzatore, il manager che porta nello Stato e nell’esercito una mentalità imprenditoriale, il sapiente motivatore di uomini, l’inventore delle tecniche della comunicazione e del consenso di massa. Un politico spregiudicato che mette in pratica le teorie di Machiavelli, un intenditore di libri e di teatro che fa della cultura uno strumento di buon governo. Ma anche il Vinto che a Sant’Elena ribalta la sconfitta nella più definitiva delle vittorie costruendo la leggenda del martire e del liberatore di popoli e offrendo un “manifesto” irresistibile alle ambizioni della borghesia emergente.

A duecento anni dallo sbarco all’isola d’Elba, è il Napoleone inventore della modernità quello che ci raccontano queste sei “lezioni” intessute di detti memorabili, analisi e intuizioni fulminanti che non cessano di sorprendere. Questa edizione 2014 è arricchita di un nuovo capitolo che ci riguarda da vicino. Del “sistema Napoleone” non abbiamo ancora imparato alcuni elementi-chiave: meritocrazia, controllo rigoroso del budget, leggi chiare, istruzione, ampiezza delle visione progettuale.

“Ci vuole più carattere nell’amministrare che nel fare la guerra”

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